Italien hat laut italienischen Medien eine EU-Einigung zur Übernahme und Verteilung der geretteten Boat-people von den NGO-Schiffen „Sea-Watch“ und „Prof Penck“ verhindert. Der Parteichef der 5-Sterne-Bewegung Di Maio hatte folgende Bedingung formuliert: Italien würde nur Frauen und Kinder aufnehmen. Damit würden Familien auseinandergerissen, die Familienzusammenführung könnte Jahre dauern.
Sea Watch, Saviano contro Di Maio: „Atteggiamento viscido“
Lo scrittore a Circo Massimo contro il vicepremier: „Si è mosso in modo paraculesco“. Intanto il premier Conte cerca di aggirare il niet di Salvini: accogliamo quindici profughi. Anche la „dissidente“ Fattori prende le distanze dal capo politico 5S
Proprio per superare lo stallo si è mosso il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha proposto di alzare il numero di quanti l’Italia sarebbe disposta ad accogliere: non più dodici (cinque donne e sette minori), ma quindici, comprendendo anche i padri.
Questa intesa, tra l’altro darebbe il via libera allo sbarco dei migranti della Sea Watch a Malta, e poi alla ripartizione tra i vari paesi europei di tutti i quasi trecento profughi approdati nei giorni scorsi nell’isola. Condizione posta da La Valletta per autorizzare lo sbarco.
A prendere le distanze dalla proposta di Di Maio è anche la senatrice „dissidente“ grillina Elena Fattori. “Pensare di dividere le famiglie prendendo solo donne e bambini è privo di senso, sono famiglie che scappano da situazioni di guerra e torture. E‘ molto pericoloso separare queste famiglie”. “Quale donna in una situazione del genere accetterebbe di entrare in un Paese sconosciuto con due bambini piccoli? – ha aggiunto – E poi si pone il problema del ricongiungimento, creiamo tensione su tensione e questo non ha senso. Tutto l’impegno degli Stati nel comunicare sulla gestione di queste 49 persone costa di più che farle sbarcare”.
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