Die Mare Jonio der italienischen NGO Mediterranea soll in den nächsten Tagen wieder ihre Mission aufnehmen, nachdem sie acht Monate lang im Hafen von Trapani von den italienischen Behörden am Auslaufen gehindert wurde. Die Sea Watch hat bereits abgelegt. Beide Boote kehren zurück auf die zentrale Mittelmeerroute. In einer Pressekonferenz hat die Sprecherin von Mediterranea Saving Humans noch einmal die Einrichtung humanitärer Korridore gefordert, auf denen die Migranten sicher nach Europa kommen könnten, „ohne dass die Schiffe der NGOs zu ihrer Rettung zur See fahren müssen und ohne dass die Menschenhändler reich werden“.

Migranti, le navi Ong riprendono il mare (e in Europa riparte la trattativa)

Mare Jonio e Sea Watch verso il Mediterraneo Centrale. Secondo alcune stime ci sarebbero fino a ventimila persone pronte a salpare, soprattutto dalla Libia verso l’Italia. Si tratta a livello europeo, ma serve un cambio di passo. Il ministro Amendola: „Non è più tempo di ragionare su base volontaristica“

Mare Jonio dell’italiana Mediterranea si appresta a partire dopo otto mesi di fermo nel porto di Trapani: sarà nel Mediterraneo centrale già nei prossimi giorni. Sea Watch ha già mollato gli ormeggi. Le navi Ong tornano sulla rotta del Mediterraneo centrale. „Rispetto a una guerra terribile come quella che c’è in Libia, 20.000 migranti in fuga da torture, stupri e bombe mi sembrano anche pochi. Nel 2006 in Italia con il decreto flussi ne entravano 550.000 all’anno e nessuno urlava all’invasione. Quelle persone lì, senza rischi, dovrebbero andarle a prenderle i governi“. Così all’Adnkronos Alessandra Sciurba, portavoce di Mediterranea Saving Humans, sul rischio di una nuova ondata di sbarchi sulle nostre coste stando all’allarme secondo cui sarebbero almeno ventimila le persone pronte a salpare, soprattutto dalla Libia verso l’Italia.

Per Sciurba „i governi italiani hanno smesso di fare politiche migratorie ragionevoli da anni, preferendo invece lo strumento della propaganda. E‘ molto comodo ora gridare all’emergenza per 20.000 persone. Cosa sono rispetto a quanto sta accadendo lì e a un Continente intero che dovrebbe essere pronto ad accoglierle? La soluzione ragionevole sarebbe di proporre corridoi umanitari sicuri che tra l’altro sono molto più economici che pagare i criminali libici, militarizzare le frontiere. Soldi nostri, che vanno a finire nelle tasche dei torturatori“. „Gli accordi con la Libia -continua – calpestano i nostri valori costituzionali e la nostra dignità. Altro che accordi, in Italia e in Europa occorrerebbe pensare a come andare a salvare 20.000 donne, bambini e uomini stuprati e torturati tutti i giorni. Un continente che ha dignità di questo dovrebbe parlare.“

„Perché piuttosto non ci si appella all’Europa chiedendo di accollarsi l’evacuazione di 20.000 persone, senza che le navi delle Ong debbano andare in mare a salvarle e senza che i trafficanti si arricchiscano? Noi non vediamo l’ora di non andare più in mare, le persone devono fuggire dalla guerra non certo rischiando la vita in Mediterraneo ma con corridoi umanitari sicuri“, aggiunge.

Mare Jonio sarà nel Mediterraneo centrale già nei prossimi giorni. „Cosa ci aspettiamo? Quello che purtroppo abbiamo visto negli ultimi anni: persone che, costrette alla tortura, a stupri quotidiani, alle bombe di una guerra terribile come quella in Libia, cercano di fuggire in ogni modo possibile pur sapendo di andare incontro alla morte. Hanno cercato di farlo anche in piena emergenza coronavirus. Le partenze non si sono mai arrestate perché il virus non ha fermato né guerra, né torture. Di fronte a noi c’è un paese criminale in guerra in cui avvengono quelli che le Nazioni Unite ha definito ‚inimmaginabile e indicibili orrori‘ sulla pelle delle persone rinchiuse nei lager. Quindi – insiste Sciurba -, perché stupirsi che ci siano profughi in fuga? Le torture impresse sulla loro pelle le ho viste io stessa, con i miei occhi. Chi di noi non scapperebbe da una simile situazione? Lo fanno come possono, affidandosi a reti criminali perché i governi europei sono troppo impegnati a fare propaganda sul tema immigrazione“. […]

Today | 09.06.2020

 

Mare Jonio und Sea Watch wieder im zentralen Mittelmeer