In 300 italienischen Gemeinden, darunter Turin, Mailand, Florenz, Bologna, Trento und Ancona, haben gestern Tausende von Menschen gegen die italienische Flüchtlingspolitik demonstriert. Trotz des anhaltenden Regens bildeten sie vor den Rathäusern Menschenketten, um so gegen Salvinis Sicherheitsdekret, gegen die Schließung der Häfen, aber auch gegen den alltäglichen Rassismus zu protestieren. Initiator war u.a. der Verein Rainbow4Africa, der Migrant*innen unterstützt, die versuchen zu Fuß über die Berge von Italien nach Frankreich zu kommen. Der Aufruf stand unter der Parole „Wir sind das Italien, das Widerstand leistet.“

Le piazze dell’Italia che resiste: catene umane e „Bella ciao“ contro la politica sui migranti

L’iniziativa è nata contro il decreto sicurezza e la chiusura dei porti alle ong. In migliaia intorno ai municipi di quasi trecento città

Da Nord a Sud, in quasi trecento Comuni. Nonostante il maltempo, le piazze del Paese si sono animate oggi grazie ai colori, gli slogan, i canti dell’Italia che resiste, la mobilitazione organizzata contro le politiche del governo sui migranti: dal decreto sicurezza, alla chiusura dei porti, ma anche contro gli episodi di razzismo che si sono moltiplicati negli ultimi mesi. L’appuntamento, in tutte le città italiane, è stato davanti ai municipi. A Torino si sono riuniti in mille al grido di „accogliamoli“.

Gli organizzatori sono comuni cittadini e volontari dell’associazione Rainbow4Afria, che tra Bardonecchia e Oulx assiste i migranti nel tentativo di raggiungere la Francia attraverso i sentieri  di montagna. L’idea è partita da quattro amici – Luisa Orsi, Luisa Mondo, Giovanni Gariglio e Michele Angheleddu – e si è diffusa in tutta Italia. Per resistere „alle scelte inumane di chi vorrebbe lasciare morire in mare chi scappa da guerra, fame e povertà“.

A Bologna i partecipanti si presentano come la „scintilla di una nuova Reistenza“ e infatti – su iniziativa della presidente dell’Anpi – è partito il coro „Bella ciao“. […]

La Repubblica | 02.02.2019

Demonstrationen gegen italienische Flüchtlingspolitik