Open Arms und Sea Watch sind die letzten NGOs, die im zentralen Mittelmeer im Moment aktiv sind. Bei einer Pressekonferenz hat ein Sprecher der spanischen NGO die Situation mit folgenden Worten charakterisiert: „Im Moment gibt es keine Koordination der Rettungsmaßnahmen und selbst die Handelsschiffe vermeiden die Route, um es nicht auf eine Kraftprobe bei den Rettungsversuchen ankommen zu lassen.“ Und eine Sprecherin von Sea Watch fügt hinzu: „Es stimmt, dass 2018 die Zahl der Todesfälle zurückgegangen ist, aber die Abfahrten sind ebenfalls rückläufig, und deshalb ist die Zahl der Toten proportional gestiegen.“

Migranti, le Ong: „Nel Mediterraneo si muore ancora. Ma ora non c’è nessuno ad accorgersene“

Fabrizio Gatti, portavoce della Open Arms che insieme alla Sea Watch sono le ultime Ong rimaste attive nel Mediterraneo con operazioni di ricerca e soccorso, commenta l’attuale situazione delle morti di migranti in mare a margine di una conferenza stampa a Roma. „Nel Mediterraneo centrale attualmente non c’è un coordinamento dei soccorsi – afferma – e persino i mercantili evitano di passare per evitare i bracci di ferro nei soccorsi“. E aggiunge: „Adesso si è ciechi e sordi perché non arrivano le segnalazioni sulle persone da soccorrere e queste continuano a morire“. „E‘ vero che nel 2018 c’è stata una riduzione delle morti in mare, ma c’è stato un calo anche nelle partenze e in proporzione la mortalità aumentata“, aggiunge Giorgia Linardi della Sea Watch. „Quindi le persone che riescono a scappare dall’inferno libico quando vanno in mare hanno una probabilità più alta di morire“.

La Repubblica | 20.12.2018

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Migranti: Naso e Negro (Fcei), “la solidarietà non è un reato”. Al via partenariato con Open arms, Sea-Watch, Pilotes volontaires e Riace

“Siamo qui per ribadire che l’accoglienza e il sostegno ai migranti non sono un reato. Perché sono inscritte nel senso profondo della Costituzione e della fede cristiana”: lo ha detto oggi Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean hope, il programma rifugiati e migranti della Fcei (Federazione delle Chiese evangeliche in Italia), presentando a Roma le nuove iniziative “in mare, terra e cielo” per sostenere i salvataggi di vite umane in mare e i progetti di accoglienza in Calabria, tra cui a Riace.

[…] “Vogliamo assumere toni radicali perché siamo poco inclini ad accettare la narrativa corrente – ha precisato Naso – ed incoraggiare anche i nostri operatori e volontari ad imbarcarsi, in nome della radicalità evangelica. Questo avverrà in terra, in mare e anche in cielo, perché abbiamo bisogno di occhi dall’alto. […]

Agensir | 20.12.2018

 

 

„Im Mittelmeer sterben sie immer noch, aber es gibt niemand, der es wahrnimmt“