Gestern haben das WatchTheMed Alarmphone und die italienische NGO „Mediterranea Saving Humans“ akute Seenot von mindestens zwei Flüchtlingsbooten vor Libyen gemeldet und die Seenotrettungsstellen in Italien, Malta und Libyen informiert. Schließlich war davon auszugehen, dass die sogenannte libysche Küstenwache eines oder beide Flüchtlingsboote erreicht und 214 Boat-people zurück deportiert hat. Heute Vormittag gibt die italienische Marine bekannt, dass das militärische Patrouillenschiff „Cigala Fulgosi“ 40 Seemeilen vor Libyen – innerhalb der von Libyen beanspruchten Seenotrettungszone SaR – 36 Boat-people in akuter Seenot gerettet hat. Das Patrouillenschiff wurde im Rahmen der italienischen Marineoperation „Mare Sicuro“ vor Libyen für eventuelle Evakuierungen italienischer ENI-Mitarbeiter und für den Kontakt mit dem italienischen Kriegsschiff im Hafen von Tripolis bereitgehalten.

Innenminister Matteo Salvini verkündet, dass das italienische Marineschiff mit den Geretteten in keinem italienischen Hafen anlegen darf, während die Verteidigungsministerin Elisabetta Trenta von der Anlandung in Italien ausgeht. Angesichts der sich deswegen zuspitzenden Regierungskrise haben mehrere EU-Staaten die Aufnahme einiger der Geretteten angekündigt.

Libia, Marina salva i migranti. Ira Salvini, scontro con Trenta

Il vicepremier punge: „Io chiudo i porti e qualcuno raccoglie i migranti“. La Difesa: „Nessuna pressione dal nostro ministro“

Angelo Scarano

Lo scontro tra il ministro degli Interni, Matteo Salvini e il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, si riapre. Al centro delle tensioni il salvataggio di almeno 40 migranti da parte della Marina italiana in acque libiche. […]

Adesso i migranti salvati si troverebbero proprio a bordo di una unità della nostra Marina. E così il titolare del Viminale va all’attacco: „Seguo la vicenda di una nave della Marina militare che, in acque libiche, ha raccolto 40 immigrati“. Salvini ha già messo in chiaro che non darà l’autorizzazione allo sbarco e che di fatto i porti italiani rimarranno chiusi. […]

Il fronte di scontro dunque si riapre e dopo le scintille dello scorso weekend tra Difesa e Viminale per un tweet poi rimosso dalla Trenta, scatta un braccio di ferro su questi 40 migranti che sarebbero stati tratti in salvo dalla Marina Militare. […] Solo ieri la Guardia costiera libica è intervenuta per soccorrere un barcone in avaria con circa 150 persone a bordo. Per tutta la giorna di ieri si erano susseguiti gli allarmi di Mediterranea e della Mare Jonio e quelli di Alarm Phone Watch. Poi in serata proprio Alarm Phone ha comunicato la chiusura dell’evergenza segnalando l’intervento libico: „La Guardia costiera di Roma ci ha informati che le 150 persone sono state trovate e prese in carico dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Non possiamo raggiungere più l’imbarcazione. Dobbiamo presumere che li riportino alla zona di guerra libica“. Adesso il caso dei migranti a bordo della nave della Marina potrebbe avere conseguenze anche sugli equilibri nel governo. […] È intervenuta anche con una nota la Marina stessa che ha spiegato cosa è successo: „I migranti salvati erano in imminente pericolo di vita“. Il salvataggio è avvenuto a circa 75 chilometri dalla costa libica con l’interveto del pattugliatore „Cigala Fulgosi“. Secondo quanto riportato dalla Marina la piccola imbarcazione „imbarcava acqua ed era in procinto di affondare. Il pattugliatore, in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali è intervenuto salvando i 36 a bordo, tra cui 2 donne e 8 bambini: per loro è attualmente in atto la verifica delle condizioni di salute e delle relative identità, in stretto coordinamento con le competenti autorità nazionali“. Infine su questo fronte si è attivato il premier Conte: „In merito alla nave militare che ha raccolto dei migranti a bordo ne ho parlato con i partner europei. Ho avuto già la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prenderne alcuni. Attendo la risposta, ma c’è un’apertura, di Germania, Spagna e Portogallo. Gli amici europei si sono dimostrati molto solleciti rispetto alle mie richieste, quanto prima risolveremo anche questo caso“.

Il Giornale | 09.05.2019

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[…] Nave Cigala Fulgosi, unità della Marina militare italiana, fa parte dell’operazione ‚Mare Sicuro‘ e sta conducendo „attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all’attuale situazione di sicurezza presente in Libia. Tale unità – ricordava la Marina – è posta in particolare a protezione distante di nave ‚Capri‘, anch’essa facente parte dell’operazione ‚Mare Sicuro‘, che si trova ormeggiata in porto a Tripoli per fornire assistenza tecnico-logistica ai mezzi della Marina militare e della Guardia Costiera libica. L’unità è anche a salvaguardia del personale italiano presente a Tripoli nonchè delle piattaforme estrattive dell’Eni presenti al largo delle coste libiche“. […]

La Repubblica | 09.05.2019

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La Marina soccorre 36 migranti. Nuovo stop del Viminale sui porti

Operazione al largo della Libia. Salvini polemico: perché l’operazione nelle acque libiche? Ma Conte rassicura: la Ue farà la sua parte. lIntanto oltre 200 migranti sono stati riportati indietro

«Porti chiusi» anche per una nave della Marina militare italiana? Si prospetta un nuovo aspro braccio di ferro all’interno del governo, ancora una volta sui migranti, con il ministro dell’Interno che „diffida“ una nave militare dall’avvicinarsi dopo aver salvato 36 persone in mare al largo della Libia. […]

Avvenire | 09.05.2019

Italienische Marine rettet 36 Boat-people vor Libyen – Regierungskrise