Ein Segelboot mit 51 kurdischen Migrant*innen an Bord ist im Morgengrauen kurz vor der kalabrischen Küste bei Melissa auf Grund gelaufen und gekentert. Durch die Schreie der Schiffbrüchigen, die sich an den Rumpf klammern konnten, wurden Bewohner der Gegend geweckt. Innerhalb weniger Minuten war auch der Bürgermeister vor Ort, der den Rettungseinsatz koordinierte. Ein Mann wird vermisst, alle anderen konnten gerettet werden, darunter auch ein neugeborenes Kind. Das Boot war zuvor tagelang unterwegs, ohne von der Küstenwache geortet worden zu sein.
Crotone, barca a vela con 51 migranti curdi si capovolge vicino alla costa: i cittadini salvano i naufraghi
[…] Sono stati i cittadini di Melissa, in provincia di Crotone, a sentire per primi le urla dei 51 migranti arrivati nelle coste calabresi con una barca a vela che si è incagliata stamattina a pochi metri dalla spiaggia, di fronte a un hotel della frazione Torre. Per salvarli è stata utilizzata un’imbarcazione della struttura alberghiera che ha accolto i disperati mettendo loro a disposizione anche stufe e coperte. Tra i 51 migranti, di etnia curda, ci sono anche sei donne e 4 bambini di cui un neonato che, con la madre, era rimasto intrappolato all’interno della barca a vela. Intorno alle 4 l’imbarcazione si è prima arenata e poi capovolta. Nell’incidente, un migrante non ce l’ha fatta e risulta disperso. Le urla dei naufraghi, che si sono aggrappati allo scafo, hanno svegliato alcuni dei residenti della zona.
[…] Prima di essere trasferiti al Cara “Sant’Anna” di Isola Capo Rizzuto, i naufraghi sono stati ristorati dall’albergo e dai cittadini che hanno dimostrato una grande sensibilità portando coperte e ogni genere di conforto. “È stata un’esperienza bruttissima – è stato il commento del sindaco Murgi – vedere tutta quella sofferenza, la disperazione, bambini di uno o due anni nell’acqua, le mamme e i papà che urlavano chiedendo aiuto. Ma allo stesso tempo è stata una pagina di grande umanità quella scritta dai miei concittadini, e da tutti i rappresentanti istituzionali”.
[…] Per tutto il viaggio, che sarà durato giorni se non addirittura settimane, la barca a vela che ha trasportato i migranti curdi non è stata intercettata da nessuna motovedetta delle forze dell’ordine. Fortunatamente si è ribaltata a pochi metri dalla costa calabrese e questo ha consentito ai naufraghi di urlare fino a farsi sentire dai cittadini di Melissa. Grida d’aiuto che, se la tragedia si fosse consumata a largo, sarebbero state inutili.
Il Fatto Quotidiano | 10.01.2019
:::::
Migranti, in 51 su barca incagliata: li salvano i cittadini
Lo sbarco all’alba nel Crotonese. A bordo del veliero c’erano 4 bambini tra i quali un neonato. Un altro uomo sarebbe disperso in mare
:::::
Intanto a Crotone
All’alba di ieri una grande barca a vela si è ribaltata lungo la costa crotonese, nei pressi di un hotel affacciato sul mare. I passeggeri curdi sono caduti nell’acqua gelida, aggrappandosi con le unghie ai bordi dello scafo alla deriva. Dall’albergo hanno sentito le urla e chiamato i soccorsi. Dal vicino comune di Melissa sono arrivati i residenti, capeggiati dal sindaco. Nessuno si è chiesto da dove venissero quelle persone, come fossero arrivate fin lì e che cosa avrebbe detto l’Europa. Hanno visto dei naufraghi e si sono buttati. […]
Proprio mentre l’accoglienza di quarantanove persone al largo di Malta diventava questione di Stato, gli abitanti di un piccolo comune calabrese ne salvavano in silenzio altre cinquantuno. Tra i soccorritori ci sarà stato anche chi teorizza «prima gli italiani», ma nei momenti fatali ci si ricorda di essere prima umani.