In den Morgenstunden haben drei Boote mit insgesamt hundert Boat-people in Lampedusa angelegt. Vermutet wird, dass sich die drei Gruppen zunächst an Bord eines größeren Fischerboots befunden haben und dann vor Lampedusa auf kleinere Schlauchboote umgestiegen sind. Bereits gestern hatten Migrant*innen, die die Insel aus eigener Kraft erreicht hatten, ungehindert an Land gehen können. Unterdessen wird die Situation für die Geflüchteten an Bord der Sea-Watch 3 immer unerträglicher. Die Sprecherin des UNHCR Babar Baloch hat die italienische Regierung aufgefordert, die Boat-people unverzüglich anlanden zu lassen. „Das ist eine Verpflichtung, die internationalen Normen entspricht.“

Derweil hat ein italienisches Gericht das Verfahren, das gegen Salvini u.a. wegen Freiheitsberaubung eingeleitet worden war, wieder eingestellt. Im Januar hatte die Sea-Watch 47 Migrant*innen gerettet, die tagelang nicht an Land gehen konnten.

Cento migranti sono sbarcati oggi a Lampedusa

Cento migranti sono arrivati a Lampedusa nelle ultime ore, in tre diversi sbarchi forse legati a una stessa imbarcazione. 81 persone sono arrivate all’alba su un gommone, mentre due gruppi molto più piccoli, di 12 e 7 persone, sono arrivati poco dopo: potrebbe essere che tutti e cento i migranti inizialmente fossero a bordo di un peschereccio bloccato da una motovedetta della Guardia di Finanza al largo di Lampedusa mentre era di ritorno verso le coste nordafricane. Spesso, infatti, navi più grandi si fermano lontano dalla costa e lasciano i migranti su gommoni più piccoli. Intanto la nave Sea Watch 3, dell’ong tedesca Sea Watch, continua ad aspettarea 15 miglia nautiche da Lampedusa l’autorizzazione per sbarcare in Italia 43 richiedenti asilo: è in attesa da nove giorni.

Il Post | 21.06.2019

Inzwischen hat Frontex Videoaufnahmen veröffentlicht, die zeigen, wie die Boat-people vor der Küste Lampedusas von dem Fischerboot auf ein kleineres Boot umsteigen.  Die Luftaufnahmen, die eigentlich demonstrieren sollen, mit welchen Mitteln die Schlepper arbeiten, belegen vor allem die Präsenz von Frontex-Flugzeugen über dem zentralen Mittelmeer.

Lampedusa, ecco come la “nave madre” trasborda i migranti sul barchino: il video

Il video è stato girato dall’agenzia Frontex e diffuso dalla Polizia. Nelle immagini si vede un gruppo di migranti trasferito da un peschereccio a un’imbaracazione più piccola. Il trasbordo è avvenuto all’alba di oggi, venerdì 21 giugno, a 60 miglia da Lampedusa. Subito dopo la “nave madre” ha tentato di fare rientro verso le coste della Libia, ma è stata intercettata e bloccata da una motovedetta della Guardia di Finanza. Quando il barchino è entrato in acque italiane i militari sono saliti a bordo trovando 7 persone di equipaggio, sei di nazionalità egiziana ed un tunisino e 81 profughi. […]

Il Fatto Quotidiano | 21.06.2019

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Sea Watch, Onu all’Italia: “Faccia sbarcare i migranti, è obbligo sancito dalle norme internazionali”

Lo ha detto la portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) Babar Baloch, riferendosi ai 43 migranti a bordo della nave, da 9 giorni ferma in acque internazionali a 15 miglia da Lampedusa. Il medico a bordo: „Il caldo aumenta, abbiamo molte persone che hanno vissuto traumi e torture. Sbarcatele ora“

Il porto di Lampedusa resta chiuso, ma “l’Italia ha la responsabilità di far sbarcare queste persone” e “nessuno dovrebbe tornare” nella Libia scossa dalla guerra. Lo ha detto la portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) Babar Baloch, riferendosi ai 43 migranti a bordo della Sea Watch 3, da 9 giorni ferma in acque internazionali a 15 miglia dall’isola delle Pelagie. “Questi disperati devono essere sbarcati, è un obbligo sancito dalle norme internazionali”, ha aggiunto.

Questa mattina il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha scritto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per ribadire la politica dei “porti chiusi” e per chiedere che sia l’Olanda a farsi carico della Sea Watch. E’ necessaria, dice Salvini, una “nuova energica iniziativa di sensibilizzazione” nei confronti dei Paesi Bassi, visto che la nave batte bandiera olandese. 
 
“Con una motovedetta della @guardiacostiera, questa notte a #Lampedusa sono sbarcate 81 persone, partite dalla #Libia. Intanto i 43 naufraghi a bordo di #SeaWatch rimangono bloccati in mare al 9° giorno dal soccorso. Quanto deve durare questa ipocrita e disumana messinscena?”, scrive in un tweet la ong. Il riferimento è agli sbarci avvenuti nelle ultime ore sull’isola.

A bordo, intanto, la situazione si fa sempre più difficile ogni ora che passa: “Abbiamo molti pazienti con dolori qui non curabili a causa delle torture – scrive su Twitter Verena, medico – Non vi parlo da medico, vi parlo da essere umano. Aiutateci a trovare un porto sicuro. Per favore, aiutateci a far sbarcare queste persone dalla nostra nave, ora”. […]

Il Fatto Quotidiano | 21.06.2019

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Salvini: Verfahren wegen Freiheitsberaubung eingestellt

Von „Sea-Watch 3“ gerettete Migranten mussten auf Betreiben des italienischen Innenministers tagelang an Bord ausharren

Rom – Ein italienisches Gericht hat am Freitag die Einstellung eines Verfahrens gegen Innenminister und Vizeregierungschef Matteo Salvini wegen Freiheitsberaubung angeordnet. In dem Fall ging es um 47 Flüchtlinge, die am 19. Jänner von einem Rettungsschiff der deutschen Hilfsorganisation Sea-Watch vor Libyen gerettet worden waren.
Auf Anordnung Salvinis durften die Migranten tagelang nicht in Italien an Land gehen. Erst nach einer Einigung Roms mit sieben anderen EU-Ländern über ihr weiteres Schicksal konnten sie das Schiff am 31. Jänner in Catania auf Sizilien verlassen.

Salvini ist „zufrieden“

„Es ging nicht um Freiheitsberaubung, sondern einfach darum, dass die Regeln respektiert werden“, erklärte Salvini nach der Gerichtsentscheidung. „Der Prozess und die Ermittlungen machen mir keine Angst“, erklärte der Minister der fremdenfeindlichen Partei Lega. Er sei „zufrieden“, dass die Justiz „bestätigt, dass Häfen für Piraten geschlossen werden dürfen“. […]

derStandard | 22.06.2019

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Peschereccio sequestrato. Sea Watch: archiviazione per Salvini, 43 in mar

Archiviazione anche per Conte, Di Maio e Toninelli per i fatti di gennaio. «Fateli scendere»: si dorme sul sagrato della chiesa per solidarietà. La „nave madre“ nel porto di Licata sotto sequestro

È il nono giorno della Sea Watch lasciata alla deriva al confine delle acque territoriali. Ma oggi è anche il giorno nel quale il vicepremier Matteo Salvini con una lettera al presidente del Consiglio ribadisce la presunta e tanto sbandierata linea dura sui porti chiusi, chiedendo che siano i Paesi Bassi – poiché la Sea Watch ha bandiera olandese – a farsi carico dello sbarco delle 43 persone ancora a bordo della nave della Ong. Ed è il giorno in cui il Tribunale di Catania dispone l’archiviazione per Salvini, Conte, Di Maio e Toninelli riguardo all’ipotesi di reato di sequestro di persona sulla nave Sea Watch, con riferimento ai fatti dal 24 al 30 gennaio.

È, infine, il giorno in cui a Lampedusa possono approdare 81 altre persone. Mentre le 43 a bordo della Sea Watch, no: loro restano in mare. Nonostante l’ennesimo richiamo dell’Alto commissariato per i rifugiati (Acnur) diretto al governo italiano. „L’Italia ha la responsabilità di far sbarcare queste persone“ e „nessuno dovrebbe tornare“ nella Libia scossa dalla guerra, secondo la portavoce dell’agenzia Onu per i rifugiati (Unhcr) Babar Baloch. „Questi disperati devono essere sbarcati, è un obbligo sancito dalle norme internazionali“, ha aggiunto. […]

Il braccio di ferro è tutto politico e mentre l’attesa a bordo della Sea Watch 3 si protrae, altre imbarcazioni, non legate alle Ong internazionali, sono approdate a Lampedusa dopo aver soccorso e fatto sbarcare circa 100 persone. È stato Mediterrean Hope, il progetto sulle migrazioni della federazione delle chiese evangeliche in Italia, su Twitter a dare la notizia di quello che si configura come l’ennesimo sbarco autonomo sull’isola di Lampedusa, per il quale non viene richiesto un pos, place of safety al Viminale. Si tratta del terzo sbarco di questo tipo in poco più di 24 ore. […]

Subito dopo si sono registrati altri due „mini sbarchi“, con 12 e 7 migranti, ma non è ancora chiaro se siano da ricondurre al peschereccio sequestrato.

E sempre sull’isola va avanti la protesta solidale per le 43 persone salvate e l’equipaggio della Sea Watch: “Fateli scendere” chiedono le persone che a Lampedusa che hanno scelto di dormire sul sagrato della chiesa per restare vicini ai naufraghi abbandonati a loro stessi, a bordo della Sea Watch 3.

A organizzare l’iniziativa a favore dei “salvati” e dei “salvatori” è stato il Forum Lampedusa Solidale per volere del parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra, insieme a Mediterranean Hope, che hanno coinvolto quanti più partecipanti possibili. […]

Avvenire | 21.06.2019

Lampedusa: Hundert Boat-people angelandet