Militärkolonnen der Haftar-Milizen, die Ost-Libyen beherrschen und kürzlich einen Feldzug nach Süd-Libyen unternommen haben, sind Richtung Tripolis vorgerückt. Südlich und westlich der Hauptstadt hat es heute Vormittag Scharmützel mit lokalen Milizen gegeben, über 100 Haftar-Milizionäre wurden festgenommen. „General“ Haftar hatte gestern Abend einen Sturm auf Tripolis angekündigt. Seine militärischen Kräfte sind jedoch sehr begrenzt und tendenziell von Nachschub abgeschnitten. Seine martialische Ankündigung setzte darauf, dass zahlreiche westlibysche Milizen offen gegen Sarraj revoltieren und sich mit Haftar verbünden würden. Diese Strategie ist offensichtlich nicht aufgegangen.

Die westlibyschen Milizen folgen sehr unterschiedlichen politischen wie auch ökonomischen Interessen und stehen untereinander häufig auf Kriegsfuß. Die UN-eingesetzte Regierung verfügt über keine eigene Armee. Offensichtlich hat die Mobilisierung der letzten Tage zu einem neuen westlibyschen Milizenbündnis geführt. Die sogenannte libysche Küstenwache, die mit EU-Geldern aus Schleusermilizen hervorgegangen ist, hat sich offensichtlich mit ihren Patrouillenbooten zurückgezogen und beteiligt sich an Land an der Mobilisierung gegen die Haftar-Truppen.

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Scaramucce, avanzate, ritirate. Mentre la diplomazia internazionale tenta di bloccare la crisi, prosegue con alterne fortune il tentativo del generale Haftar di muovere contro Tripoli. Ieri sera unità del 107° brigata dell’esercito di Haftar hanno attaccato assieme a milizie della città di Sabratha (alleata di Haftar) il checkpoint 27 , che si trova appunto a 27 chilometri da Tripoli, tra Surman e Zawiya.

I miliziani di Zawiya che lo difendevano, leali al governo Serraj, si sono ritirati e lo hanno ceduto, ma sono poi tornati in forze con unità della Tripoli protection force e lo hanno ripreso dopo un breve scambio di colpi e catturando 128 soldati di Haftar e 30 “tecniche”. A sud di Tripoli le forze di Haftar che ieri avevano preso Gharian sono stati respinti al checkpoint di al Hira e hanno scelto di ritirarsi dalla città e attestarsi nella vicina Jandoub.

Unità della 106° e della 166 brigata dell’esercito di Haftar hanno però raggiunto Azizya, 41 chilometri a sud di Tripoli, sulla strada tra Gharian la capitale, e l’hanno occupata. Le conquiste sono però effimere e soggette a un gioco di avanzate e ritirate. Contro la 106 e la 166° stanno infatti per intervenire gli uomini di Zintan, provenienti da ovest, mentre lungo la strada tra Tripoli e Gharian si stanno posizionando le forse di Misurata. L’impressione è che l’offensiva di Haftar manchi di forza, ha successo solo giocando sula sopresa e la mobilità, ma una volta che viene confrontata viene arrestata. […]

Quotidiano.Net | 05.04.2019

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Haftar in guerra per petrolio ed esercito

Il Generale vuole prendersi i „veri pilastri“ del potere in Libia. E prima della Conferenza di Ghadames del 14-16 aprile

Cosa vuole il Generale e chi c’è davvero dietro di lui? Sono le due domande che si rincorrono in queste ore tra Roma e Tripoli. Con il suo attacco alla capitale, Khalifa Haftar vuole arrivare da „vincitore“ alla Conferenza sulla Libia che l’inviato delle Nazioni Unite Ghassan Salamè ha organizzato nell’oasi di Ghadames il 14-16 prossimi. E‘ vero, ma non basta. HuffPost lo aveva anticipato già nei giorni precedenti la Conferenza di Palermo del novembre scorso: l’uomo forte della Cirenaica può accettare che le elezioni presidenziali siano fissate entro l’anno in corso, anche in autunno, solo se, nel frattempo, può mettere le mani sulla compagnia petrolifera nazionale, la Noc, ed essere nominato al comando dell’esercito nazionale della Libia. […]

Huffington Post | 05.04.2019

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Diversi media, tra i quali il Libya Observer, riferiscono che una nuova coalizione di milizie denominata “Regione occidentale” ha lanciato l’operazione “Wadi Doum 2” per contrastare l’attacco di Haftar. Il nome in codice deriva dalla pista d’atterraggio militare fatta costruire da Muammar Gheddafi nel nord del Ciad dove Haftar fu sconfitto e catturato da forze governative ciadiane nel 1987 quando all’epoca combatteva per il leader libico, ricorda il sito Libya Herald.

Il Fatto Quotidiano | 05.04.2019

 

Libyen, Tripolis: Kein Aufstand der Küstenmilizen gegen Sarraj