Mindestens 34 Boat-people sind bei dem Versuch, mit einem Boot von Tunesien nach Italien zu gelangen, ertrunken, darunter 22 Frauen und drei Kinder, alle subsaharischer Herkunft. Das Holzboot ist wenige Meilen entfernt von der tunesischen Küste vor dem Archipel von Kerkhenna bei Sfax untergegangen. An Bord sollen sich nach Zeugenaussagen insgesamt 53 Migranten befunden haben, vor allem Menschen, die den libyschen Lagern entkommen und auf dem Landweg nach Tunesien gebracht worden waren.
Migranti, in Tunisia la strage delle donne. Dei 34 corpi recuperati dopo il naufragio di lunedi 22 sono di subsahariane
Tra le vittime anche tre bambini. Le partenze verso l’Italia aumentate del 156 per cento nel 2020.
[…] E‘ una nuova strage delle donne quella i cui contorni si stanno più chiaramente delineando a tre giorni dal naufragio di un’imbarcazione al largo dell’arcipelago delle Kerkhennah vicino Sfax a poche miglia dalla costa tunisina. Ventidue donne, una delle quali a fine gravidanza, tutte di origine subsahariana e tre bambini di età intorno ai 3-4 anni. Solo nove i corpi di uomini tra cui quello di un tunisino di 48 anni che sarebbe stato al timone dell’imbarcazione rovesciatasi.
Secondo le prime testimonianza sul barcone naufragato lunedi erano partiti i 53. Migranti messi in mare da quell’organizzazione libico-tunisina che ormai da alcuni mesi fa arrivare via terra al confine con la Tunisia carovane di persone già detenute nei lager libici per farli partire verso l’Italia su barche di legno guidate da tunisini. Spesso a bordo trovano posto anche giovani tunisini che pagano a metà prezzo rispetto ai subsahariani il passaggio verso l’Europa.
:::::
Naufraga in Tunisia barcone diretto in Italia. Una strage di donne
Erano in 53, ripescati 34 cadaveri (22 donne, 9 uomini, 3 bambini) partito da Sfax nella notte tra il 4 ed il 5 giugno e diretto verso le coste italiane
Sono 34 finora i cadaveri ripescati dalla Marina tunisina, vittime del naufragio di un barcone. Sono stati recuperati nell’area del mare situata tra El Louza (Jebeniana) e Kraten al largo delle isole Kerkennah. […]
Unità della Marina militare e della Guardia costiera con l’ausilio dei sommozzatori delle forze armate e della protezione civile sono ancora al lavoro nel tratto di mare interessato dal naufragio alla ricerca di altri dispersi.
Pingback:Medienspiegel 11. Juni 2020 – antira.org