Noch immer liegt die Sea Watch in Sichtweise des Hafens eine Meile vor der Küste von Syrakus vor Anker. Während die italienische Regierung nicht nachgibt, sind die Bürger der Stadt bereit, die Boat-people aufzunehmen. An den Balkonen der Hauptstraße hängen Spanntücher mit der Aufschrift: „Lasst sie an Land!“

„Sulla Sea Watch migranti ammassati e al freddo. Fateli sbarcare tutti“, l’appello dell’ong

L’allarme: „Sono in 69 su una nave che può trasportarne 22, un diniego allo sbarco è un potenziale reato“. Cei pronta ad accogliere i minori, pressing Onu. Ma Salvini non cambia idea

„Le persone sono tutte ammassate e al freddo. Sono in 69 su una nave che può trasportarne 22. Molte di loro si svegliano di notte per via degli incubi perché questa condizione ricorda loro quella di prigionia vissuta in Libia. Noi chiediamo lo sbarco di tutte le persone a bordo di Sea Watch“, è l’appello di Giorgia Linardi, portavoce per l’Italia della Ong Sea Watch. „Lo sbarco di una parte di esse costituisce un’azione traumatica – continua Linardi – ieri è stato rifiutato l’ingresso di Sea Watch al porto. Il diniego immotivato rappresenta un potenziale reato. Specialmente se si tratta di una nave con difficoltà oggettive. Ma soprattutto si tratta di persone vulnerabili che stiamo tenendo in ostaggio a un miglio dalla costa“.

La nave con 47 migranti a bordo da otto giorni, è a un miglio dalla costa di Siracusa. Mentre il governo non cede, i cittadini di Siracusa sono pronti all’accoglienza. Ai balconi del corso principale della città siciliana sono stati appesi lenzuoli con la scritta „Fateli sbarcare“. Il segretario della Cei, intanto, ha dato la disponibilità ad accogliere i minori che sono a bordo, attraverso la Caritas: „Pur condividendo che la risposta a un fenomeno così globale come quello migratorio chiama in causa tutti i Paesi europei, il dramma che si consuma davanti alle nostre coste non può lasciarci in silenzio“, ha detto Stefano Russo. Anche la Comunità Papa Giovanni XXIII è pronta a ospitare i minori. Lo conferma all’Agi il presidente della Comunità Paolo Ramonda: „Abbiamo comunicato alle autorità la nostra disponibilità – spiega – e aspettiamo una risposta“.

Salvini, però, tiene il punto: „Possono indagati e minacciarmi, ma io non cambio idea. In Italia si entra rispettando leggi e regole, per gli scafisti e i loro complici i porti italiani sono e resteranno chiusi. Nave olandese di Ong tedesca? Amsterdam o Berlino vi aspettano“. […]

Huffington Post | 26.01.2019

Sea Watch: „Die Verweigerung der Landung ist ein potentielles Verbrechen“