Gleich in drei Punkten hat der Staatsanwalt von Agrigento, Luigi Patronaggio – Ankläger im Verfahren gegen C. Rackete – den migrationspolitischen Positionen des italienischen Innenministern widersprochen. Bei einer Anhörung im italienischen Abgeordnetenhaus stellte er klar, dass Libyen kein sicherer Hafen ist, dass es keine Belege für Kontakte zwischen Schleppern und den NGO-Rettungsbooten gibt und das eigentliche Problem nicht die privaten Retter, sondern die ‚Phantomboote‘ sind, die ungehindert an italienischen Küsten anlegen können. Insgesamt gäbe es in Italien ohnehin keine Migrationskrise, weshalb das Sicherheitsdekret 2 jeglicher Grundlage entbehrt.

Patronaggio straccia la politica migratoria di Salvini

Non c’è nessuna invasione, dice il pm di Agrigento. E ancora: non ci sono prove dei legami tra ong e criminalità, la Libia non è un porto sicuro e l’Italia sta sottovalutando il rischio terrorismo

La Libia non è un porto sicuro, il decreto sicurezza bis manca dei requisiti di urgenza necessari (perché non esiste alcuna crisi migratoria) e il problema vero non sono le ong, ma gli sbarchi fantasma che potrebbero portare i terroristi in Italia. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha parlato stamattina alle commissioni parlamentarti riunite di Affari costituzionali e Giustizia e ha smontato, numeri alla mano, il teorema securitario e illiberale targato Salvini-Zuccaro.  

Accusato dal ministro dell’Interno e dal blocco sovranista di “fare politica” e di essere un pm “pro immigrazione”, Patronaggio è da tempo vittima di intimidazioni (l’ultima risale al mese scorso, con una busta recapitata al procuratore che conteneva un proiettile e minacce di morte). E data la sua esperienza nelle indagini condotte sugli sbarchi in Italia negli ultimi anni, il pm è stato chiamato oggi in Parlamento per spiegare il suo punto di vista sulla cosiddetta “crisi migratoria” e sul decreto sicurezza bis approvato dal governo. Una crisi che non esiste, secondo Patronaggio, che elenca dati e numeri per certificare come la famigerata invasione in realtà non sia confermata nei fatti. „Nella provincia di Agrigento nel 2017 abbiamo avuto 231 sbarchi con l’arrivo di 11.159 immigrati – dice il pm – nel 2018 il dato è calato con 218 sbarchi e 3.900 immigrati, nel primo semestre del 2019 abbiamo soltanto 49 sbarchi e 1.084 immigrati“. „Le finalità del decreto sicurezza bis sono assolutamente condivisibili per quanto riguarda il contrasto al traffico di esseri umani“, ammette Patronaggio, ma non vi erano „le condizioni di straordinaria necessità e urgenza“ che giustificano la decretazione di urgenza. […]

Il Foglio | 02.07.2019

Staatsanwalt von Agrigento zerpflückt Migrationspolitik von Salvini