La Stampa berichtet, dass die ‚Colibri‘, ein Aufklärungsflugzeug der französischen NGO, eine Leiche vor der libyschen Küste gesichtet hat, bei der es sich vermutlich um das Opfer eines Schiffsunglücks handelt. Aus Marokko wird ein weiteres Schiffsunglück gemeldet, bei dem mindestens 34 Menschen ums Leben gekommen sind.

Aereo di sorveglianza di una Ong francese avvista cadavere in mare al largo della città libica di Zuara

Potrebbe essere il corpo di un migrante. Dal Marocco, proprio in queste ore la notizia del naufragio di una imbarcazione con 34 persone a bordo.

Un cadavere in mezzo al mare, al largo di Zuara. Lo ha avvistato ieri «Colibrì», l’aereo di sorveglianza della Ong francese Pilotes Volontaires, l’unico mezzo indipendente di sorveglianza rimasto nel Mediterraneo centrale, dopo che le navi delle Ong sono state quasi tutte fermate. Nessuno sa dire cosa sia accaduto ma sono proprio le Ong a denunciarlo come l’ennesimo naufragio di migranti.

«Già ce n’era stato uno ai primi di settembre – dice la Ong tedesca Sea Watch, la cui imbarcazione di soccorso è bloccata da mesi nel porto della Valletta assieme a quelle di altre due organizzazioni non governative – di cui si è avuta conoscenza solo adesso che Medici senza Frontiere ha intervistato i sopravvissuti, anche se erano stati salvati da tempo dalla cosiddetta Guardia costiera libica. Ora questo corpo in mare che dice di un altro naufragio». 

Dal Marocco, proprio in queste ore la notizia di un altro naufragio di migranti nel quale sarebbero morte almeno 34 persone, secondo la denuncia di un’attivista della Ong «Caminando Fronteras», Helena Maleno: «Hanno chiesto aiuto per 24 ore – ha detto – e li hanno lasciati morire lentamente».

Ieri l’Ispi aveva diffuso dati attraverso i quali ciò che da tempo dicono l’Oim e le stesse Ong – e cioè che la rotta del Mediterraneo centrale è ormai la più pericolosa e mortale – ha una tragica conferma: solo in settembre, ogni dieci migranti partiti dalle coste libiche, due sono morti in mare. L’Ispi parla di una media di otto morti al giorno.  […]

La Stampa | 02.10.2018

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Mai così tanti morti nel mar Mediterraneo

Il tasso di mortalità lungo la rotta del Mediterraneo centrale non è mai stato così alto: nel settembre del 2018 il 20 per cento di chi è partito dalla Libia risulta morto o disperso. Lo afferma un nuovo studio del ricercatore Matteo Villa, dell’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). Secondo Villa, solo il 10 per cento dei migranti partiti dalla Libia nell’ultimo mese è riuscito ad arrivare in Europa sano e salvo, mentre il 70 per cento di loro è stato intercettato dalle motovedette libiche e riportato indietro. […]

Internazionale | 01.10.2018

Noch nie so viele Tote im Mittelmeer