Aus Protest gegen die flüchtlingsfeindliche EU-Politik an der griechisch-türkischen Grenze haben 150 Aktivist*innen den Sitz der EU-Kommission in Mailand besetzt. Sie machen die EU für die derzeitigen staatlichen Verbrechen auf griechischer Seite verantwortlich, insbesondere für die tödlichen Schüsse auf zwei Geflüchtete, das Ertrinkenlassen eines Babys und für die Verletzung zahlreicher Geflüchteter. Die Protestkampagne läuft unter dem Hashtag #lesvoscalling.

[…] Circa 150 attivisti dei centri sociali del nord-est hanno occupato la sede della Commissione europea a Milano, capoluogo della regione più colpita dal Covid-19, per contestare il sostegno di Bruxelles al governo greco, che con metodi denunciati dalle organizzazioni umanitarie sta sbarrando la strada a centinaia di migliaia di profughi ammassati al confine da quando Erdogan ha deciso di aprire i rubinetti dell’immigrazione verso l’Unione e, insieme, di dar vita ad una nuova offensiva militare in Siria.

Nella sede della Commissione Ue a Milano è stato appeso lo striscione: “Shame on E.U.: people before borders. Stop the war against people, Freedom of movement!” […] La protesta avviene a distanza di cinque giorni dalla visita dei tre presidenti delle istituzioni europee – Ursula von der Leyen, Charles Michel e David Sassoli – al confine greco turco. In quell’occasione, lunedì scorso, i tre rappresentanti europei hanno di fatto avallato i metodi di respingimento adottati dalle autorità greche. […] “L’Ue – denunciano gli attivisti – è complice di crimini contro i diritti umani e la vita delle persone, metodi che hanno già provocato due morti, di cui un bambino annegato, e molteplici feriti”. La campagna di protesta si chiama #lesvoscalling […].

Huffington Post | 06.03.2020

Mailand, EU-Kommissions-Sitz besetzt: „Shame on EU – freedom of movement!“