Bürgermeister Demonico Lucano gilt weltweit als Meister kommunaler Integration. Als am 1. Juli 1998 ein Segelschiff mit 216 kurdischen Flüchtlingen an den Strand von Riace getrieben wurde, entschied sich Lucano für eine aufsehenerregende Aktion: Nur noch 500 Personen lebten in dem durch Emigration weitgehend verlassenen Städtchen.

Die Flüchtlinge zogen, auch mit Lucanos Hilfe, in die leerstehenden Häuser ein. 1999 gründete Lucano, unterstützt vom Flüchtlingshilfswerk UNHCR, den Verein Città Futura (Stadt der Zukunft). Der Plan: Der Verein nimmt Geld auf, um die Häuser in dem verfallenden Dorf zu renovieren und den Flüchtlingen ein wenig Geld zu geben. Diese lernen dafür Italienisch und Handwerksberufe und helfen, das Dorf wieder aufzubauen. Città Futura wurde größter Arbeitgeber im Dorf, Riace wuchs bis heute auf etwa 2000 Einwohner. Die Regierung hat Lucano eine Sondergenehmigung gegeben, damit er Flüchtlinge ohne große Bürokratie aufnehmen kann. Denn das soll ungefähr die Hälfte von dem kosten, was für einen Platz in einem Auffanglager pro Person und Tag fällig wird. […]

Lucano wurde im Jahr 2004 Bürgermeister, landete im Jahr 2010 auf Platz 3 der „World Mayor“-Liste (bester Bürgermeister der Welt), 2016 auf Platz 40 auf der Liste der „World’s Greatest Leaders“ (Wichtigsten Führungspersönlichkeiten der Welt).

Huffpost | 28.04.2016

Heute im Morgengrauen wurde er verhaftet und unter Hausarrest gestellt. Seine Lebensgefährtin Tesfahun Lemlem, unter derselben Anschuldigung, erhielt ein Aufenthaltsverbot für das Haus oder die Stadt. Die unbegründeten Anschuldigungen stützen sich auf eine ausgewertete Abhöraktion. Auf Anfragen, wie man einen dauerhaften Aufenthaltstitel erlangen kann, habe er mit dem Verweis auf Eheschliessung geantwortet etc. Der Bürgermeister Domenico Lucano befand sich seit langem im Fadenkreuz der Mafia. Nun führt die Staatsanwaltschaft einen Repressionsschlag aus, der sich in die regierungstypische Kriminalisierungsstrategie jeglicher Flüchtlingsunterstützung einreiht.

Riace, arrestato il sindaco Lucano: “Favoriva l’immigrazione clandestina anche con matrimoni di comodo”

Tra le accuse che hanno portato alla misura cautelare, nell’ambito dell’operazione Xenia della Guardia di Finanza, c’è anche quella di fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Stessi reati contestati alla compagna, Tesfahun Lemlem, per la quale la Procura ha disposto il divieto di dimora.

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti sono le accuse contestate al primo cittadino riacese. A un anno circa dalla perquisizione subita e dal suo interrogatorio, Mimmo Lucano è stato arrestato all’alba con un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip, su richiesta del procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, che ha deciso anche il divieto di dimora per la sua compagna Tesfahun Lemlem.

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, è stato arrestato durante un blitz all’alba della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione Xenia, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. Gli uomini della GdF hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica che porterà Lucano ai domiciliari e al divieto di dimora per la compagna, Tesfahun Lemlem, accusata degli stessi reati. “I finanzieri del gruppo di Locri – fa sapere la Procura con una nota – hanno eseguito, alle prime luci dell’alba, un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano, sindaco del Comune di Riace, e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Xenia’”.

La Procura aggiunge, poi, che “la misura cautelare rappresenta l’epilogo di approfondite indagini, coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri, svolte in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace, per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico”. In particolare, dalle prime informazioni emergerebbe “la particolare spregiudicatezza del sindaco” nell’organizzare matrimoni di comodo tra cittadini riacesi e donne straniere, così da far ottenere a quest’ultime un permesso di soggiorno e, in tempi rapidi, la cittadinanza italiana. Secondo quanto viene riferito, Lucano e Lemlem avevano architettato diversi modi per aggirare la legge e favorire l’ingresso dei cittadini extracomunitari nel Paese.

Questa spregiudicatezza emergerebbe dalle intercettazioni, dalle quali si comprende come Lucano organizzasse i matrimoni per far rilasciare i permessi di soggiorno: “Io la carta d’identità gliela faccio – si sente in un audio ottenuto dagli investigatori – Io sono un fuorilegge, sono un fuorilegge, perché per fare la carta d’identità io dovrei avere un permesso di soggiorno in corso di validità… in più lei deve dimostrare che abita a Riace, che ha una dimora a Riace, allora io dico così, non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità e gli dico va bene, sono responsabile dei vigili… la carta d’identità, tre fotografie, all’ufficio anagrafe, la iscriviamo subito “. E poi: “Sai qual è secondo me l’unica strada percorribile, volendo spremere le meningi? Che lei si sposi, come ha fatto Stella… Stella si è sposata con Nazareno. Io sono responsabile dell’ufficio anagrafe, il matrimonio te lo faccio immediatamente… con un cittadino italiano”.Nel corso delle indagini, la Guardia di Finanza avrebbe poi raccolto elementi relativi al fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti della cittadina, impedendo così lo svolgimento delle necessarie procedure di gara previste dal Codice dei contratti pubblici e favorendo invece due cooperative sociali, la Ecoriace e L’Aquilone.

La Prefettura di Reggio Calabria, lo scorso anno, dispose un’ispezione nel Comune di Riace dalla quale emersero una serie di irregolarità nell’utilizzo dei finanziamenti governativi per la gestione dei migranti. Furono proprio i risultati dell’ispezione a far scattare l’inchiesta della Procura della Repubblica di Locri da cui sono emersi gli illeciti che oggi hanno portato all’arresto di Lucano e della compagna. […]

Il Fatto Quotidiano | 02.10.2018

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Riace, ein Vorbild auch für andere Städte?

Durch Stadtflucht und Überalterung war die Bewohnerzahl des Ortes von einst 3000 auf nur noch 800 Bewohner geschrumpft. Im Juli 1998 dann änderte die Ankunft eines Schiffes mit über 200 kurdischen Flüchtlingen an der nahegelegenen Küste alles. Lucano, der damals noch nicht Bürgermeister war, setzte sich für deren Aufnahme und Eingliederung ein, mit seinen Verein „Città Futura“ („Stadt der Zukunft“). Mittlerweile wohnen mehrere hundert Migranten aus Afrika, aber auch aus den Bürgerkriegsregionen des Nahen Ostens, in der Stadt.

Sie leben laut Medienberichten mietfrei in leerstehenden Immobilien der Stadt und bekommen ein Taschengeld von 250 Euro. Viele arbeiten zudem in der Landwirtschaft, im Bau, bei der Stadtreinigung oder der Gastronomie, andere wiederum haben die Stadt bereits wieder verlassen, um anderswo ihr Glück zu suchen. Lucano, der seit 2004 Bürgermeister von Riace ist, setzte zur Finanzierung des Experiments auch jene 35 Euro pro Tag ein, die die Regierung in Rom bisher für jeden Flüchtling bereitstellte. Damit sollen die Gemeinden oder auch private Vereine etwa die Kosten für Unterbringung, Verpflegung und Sprachkurse bestreiten sowie ein tägliches Taschengeld von 2,50 Euro an den Flüchtling zahlen. […]

Welt | 02.10.2018

Kalabria, Riace: Bürgermeister Domenico Lucano verhaftet

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