Seit heute Morgen werden der Bürgermeister von Lampedusa Totò Martello und Luca Casarini, an Bord des NGO-Schiffes „Mare Jonio“, in den italienischen Massenmedien interviewt. Der Bürgermeister von Lampedusa verweist darauf, dass die Insel seit zwei Jahren von der Regierung in Rom nicht mehr beachtet werde. Selbständig anlandende Boat-people begeben sich in den Ort und werden untergebracht. Warum sollte es mit den jetzt Geretteten anders sein? Der Hafen stehe ihnen offen und Regierungsdekrete hätten auf dem offenen Meer keine Bedeutung. Luca Casarini, an Bord der „Mare Jonio“, macht nicht nur das gefährlich schlechte Wetter in und nach der Rettung geltend, um die Fahrt nach Lampedusa zu rechtfertigen. Er benennt die Verbrennungen durch Benzin auf der Bootsflucht und die Verletzungen, die die Boat-people in der libyschen Hölle erlitten haben. Die Auseinandersetzung mit der Regierung in Rom über das Sterbenlassen im zentralen Mittelmeer oder die Deportation auf See zurück in die libyschen Konzentrationslager wird politischer und heftiger ausgetragen werden als bei früheren NGO-Rettungsblockaden.

[…] Il sindaco di Lampedusa: “Porto aperto”

«Il porto è aperto, non ci sono cannoni puntati» dice all’Agi il sindaco di Lampedusa Totò Martello, che ricorda che sull’isola gli sbarchi non si sono mai fermati. Davanti all’isola c’è la Mare Jonio con 49 migranti a bordo in attesa del via libera delle autorità italiane per lo sbarco. «È stato autorizzato l’ancoraggio? Non lo capisco… perché non entrano?», chiede Martello. «Il governo non si è fatto vivo, come sempre, e neppure la nave. Noi siamo qui e il porto resta aperto». E poi sulla circolare del ministro Salvini replica. «A mare non ci esistono circolari».

Il racconto di Luca Casarini di Mediterranea Saving Humana

Luca Casarini, dalla nave Mare Jonio, di Mediterranea Saving Humana intervistato ha spiegato che «con la Guardia costiera abbiamo sempre mantenuto le comunicazioni con Roma, informandoli di tutte le nostre rotte e del lavoro di pattuglaimento in zona Sar (Search and Rescue. E anche con le autorità libiche abbiamo fatto la stessa cosa. E abbiamo tutte le comunicazioni scritte che tracciano la comunicazione costante». «Ci è stato intimato dalla guardia di finanza di non entrare in acque territoriali, ma c’era mare forza 7 e dovevamo riparare, abbiamo la responsabilità della vita di chi è a bordo della nave. «Ci è stato ordinato di spegnere i motori con 3 metri di onda – ha aggiunto -. Poi dopo siamo stati autorizzati a mettere l’ ancora davanti a Lampedusa» dalla guardia costiera «ma a bordo abbiamo 50 migranti e persone che necessitano di essere soccorse, hanno bruciature, hanno vissuto un inferno in Libia, hanno segni di percosse. Quando le abbiamo salvate stavano per affondare», prosegue Casarini intervistato a Rainews 24. […]

La Stampa | 19.03.2019

“Se la nave arriva e vuole entrare, il porto è aperto e possono entrare. Non ci sono forze dell’ordine davanti al porto che bloccano chi vuole entrare”. A Circo Massimo, su Radio Capital, il sindaco di Lampedusa Totò Martello apre alla Mare Jonio, la nave ONG con a bordo 49 migranti che si trova davanti all’isola. “Anche perché”, continua Martello, “tutti gli sbarchi che ci sono stati nel 2019 sono entrati direttamente nel porto, sono scesi […]

Intervista di Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto

Soeben im Parlament (Aula della Camera) Aufforderung von Dario Franceschini (Partito Democratico) an Staatspräsident Conte, sofort zum Telefon zu greifen und das Anlegen des NGO-Schiffs mit den Geretteten im Hafen von Lampedusa anzuordnen.

„Il presidente del Consiglio dica subito su quello che sta accadendo al largo di Lampedusa, che avviene sulla pelle di esseri umani e espone l’Italia all’interesse del mondo. Il presidente Conte alzi il telefono e dia ordine di far sbarcare quei profughi. Dimostri di essere il capo del Governo“. Lo dice nell’Aula della Camera Dario Franceschini riferendosi alla vicenda della nave Mare Ionio.

ANSA.it | 19.03.2019

Corriere TV | 19.03.2019

Lampedusa, Bürgermeister Totò Martello und „Mare Jonio“ Luca Casarini im Interview