Nach einem Tag vergeblicher SOS-Rufe hat am Abend (beauftragt angeblich durch die sogenannte libysche Küstenwache) ein Frachter unter Fernsteuerung der italienischen Regierung damit begonnen, die 100 Boat-people in Seenot aufzunehmen – so berichtet ANSA und die Huffington Post. Gerade kündigt die italienische Regierung an, dass der Frachter, der unter der Flagge Liberias fährt, die Boat-people zurück nach Libyen bringen wird.

100 migranti alla deriva a largo della Libia. Raggiunti dalla Guardia costiera libica

Prima erano partite telefonate drammatiche ad Alarm Phone: „Stiamo congelando“. Palazzo Chigi e Toninelli: „In contatto con Libia“

Il mercantile inviato dalla guardia costiera libica sul luogo dove si trova il barcone in difficoltà con circa 100 persone a bordo ha raggiunto la carretta e- secondo quanto appreso dall’ANSA- ha cominciato ad imbarcare i migranti. Al termine delle operazioni di soccorso il cargo Lady Sharm, battente bandiera della Sierra Leone, presumibilmente farà rotta sulla Libia da dove il barcone era partito. La stessa Guardia costiera libica ha oggi coordinato due operazioni, con una motovedetta che ha soccorso 150 persone su due diversi gommoni. […]

Huffingtonpost | 20.01.2019

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Il naufragio dei 100 sul gommone, 24 ore in mare, poi Tripoli li riporta indietro

[…] A rilanciare l’allerta è Alarm Phone, piattaforma di volontari che raccolgono gli Sos da tutto il Mediterraneo e li ritrasmettono ai centri di coordinamento delle guardie costiere. Un’associazione formata da un centinaio di persone sparse in tutta Europa creata nel 2014 dopo il naufragio di Lampedusa.
«Non ci sostituiamo ai soccorritori , semplicemente li supportiamo», spiega al Corriere Maurice Stierl, ricercatore all’università di Warwick in Gran Bretagna e volontario per Alarm Phone.

Per tutto il giorno i volontari monitorano l’imbarcazione. «Abbiamo parlato con loro via satellitare e abbiamo ascoltato le loro voci». A bordo la situazione ancora «è calma», c’è un motore funzionante. Ma il meteo è in lieve peggioramento e la temperatura dell’acqua è di 16 gradi, le onde alte più di mezzo metro.

[…] Alle 16:55 Alarm Phone pubblica le coordinate di posizione. Pochi minuti dopo i migranti avvistano un aereo. «Forse è lo spagnolo Seagull, operato da EunavforMed». Alle 20:58 l’Ansa dà notizia che la Guardia costiera libica ha incaricato dei soccorsi un mercantile battente bandiera della Sierra Leone. Si tratta della Lady Sham che ha cambiato rotta dopo che Sea-Watch3 ha lanciato un mayday relay (Sos per un’altra barca, ndr). Sono passate 11 ore dal primo Sos, 24 dalla partenza. Poi, alle 22 i migranti vengono caricati sul mercantile che fa rotta verso Misurata.

Il Corriere della Sera | 20.01.2019

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Soccorsi da un cargo della Sierra Leone i 100 migranti alla deriva. Torneranno in Libia

[…] In balia del mare per ore e solo in nottata soccorsi da un cargo inviato dalla Libia, dove torneranno. Si è rischiata ieri una nuova strage in quel Mediterraneo che continua ad essere un cimitero dei migranti. In 100 – tra cui venti donne e dodici bambini, uno dei quali potrebbe essere morto di stenti – hanno atteso l’aiuto su un barcone in avaria 60 miglia al largo delle coste di Misurata. Ore di angoscia che sono terminate con l’invio dei soccorsi: la scorsa notte un mercantile dirottato sul posto dalla guardia costiera libica ha raggiunto la carretta, cominciando ad imbarcare i migranti. Al termine delle operazioni, il cargo Lady Sharm, battente bandiera della Sierra Leone, farà ritorno in Libia, da dove il barcone era partito. «Verranno portati in salvo nel porto di Misurata», fa sapere in serata Palazzo Chigi, che in precedenza aveva sollecitato la guardia costiera libica affinché effettuasse quanto prima l’intervento. […]

La Stampa | 21.01.2019

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Migranti, perché sono riprese le partenze dalla Libia?

Il dialogo con i libici avviato dall’Italia prima dell’arrivo di questo governo è definitivamente interrotto. E questo spinge gli stessi libici a far esplodere nuovamente l’emergenza

Una forma di pressione forte nei confronti dell’Europa che non sembra più disposta a fornire aiuti e un tentativo di alzare la posta rispetto all’Italia che non ha mantenuto le promesse. Sembra essere questo il motivo che spinge i libici ad allentare ulteriormente i controlli sulle coste e soprattutto ad ignorare le richieste di aiuto che arrivano da chi si trova già in mare. I trafficanti non hanno mai smesso di riempire i barconi di uomini, donne e bambini disposti a tutto pur di fuggire dalla Libia. Prova ne sia che dopo il muro alzato dall’Italia con la chiusura dei porti e le minacce di Matteo Salvini nei confronti delle Ong, sono aumentati gli sbarchi in Spagna. Ma nei mesi scorsi le autorità di Tripoli avevano assicurato di voler effettuare pattugliamenti, quantomeno si erano impegnate a salvare chi si trovava in navigazione e rischiava il naufragio.

Ora tutto è di nuovo cambiato. Le motovedette spesso non intervengono, quando c’è un’emergenza fanno sapere di aver chiesto aiuto ai cargo che si trovano nell’area e si giustificano sostenendo di avere i mezzi in avaria. Un modo che probabilmente serve a ribadire il mancato impegno dell’Italia per mezzi navali, macchine, ambulanze, apparecchiature che dovevano essere consegnati a partire dal 2018 e invece non sono arrivati. […]

Il Corriere della Sera | 20.01.2019

 

Vor Libyen: Frachter nimmt 100 Boat-people auf und bringt sie zurück nach Libyen