Kritische Untersuchungen belegen, dass die italienische Militäreinheit im Niger, die der Migrationsbekämpfung dienen soll, zu einem Transmissionsriemen für die Aufrüstung des nigrischen Militärs mutiert ist. Die Einheit von 470 Soldaten ist größtenteils auf der US-amerikanischen Militärbasis bei Niamey (Air Base 101) einquartiert worden. Ziel ist die Einbeziehung auch des Militärs Nigerias, Mauretaniens und Benins. Eine kleine italienische Einheit wurde in die ehemalige Militärbasis der Fremdenlegion in Madama nahe der libyschen Grenze verlegt.

Niger, l’avventura italiana antimigranti si trasforma in business delle armi

Nuove campagne coloniali in Africa delle forze armate italiane, scimmiottando l’intramontabile alleato USA. Accade in Niger dove il 20 settembre 2018 ha preso il via l’operazione MISIN (Missione di supporto nella Repubblica del Niger) finalizzata al rafforzamento dell’apparato militare nigerino e – come spera il Ministero della difesa italiano – presto anche di quello delle forze armate di Mauritania, Nigeria e Benin.

[…] Per la missione MISIN è prevista una presenza massima nel paese africano di 470 militari, più 130 mezzi terrestri e due aerei. Si tratta principalmente di addestratori da impiegare anche presso il Defense College in Mauritania, personale del Genio, delle trasmissioni e raccolta delle informazioni, team sanitario, squadra rivelazioni contro minacce chimiche-biologiche-radiologiche-nucleari, ecc.., ma secondo il sito specializzato Difesaonline.it, potrebbero essere schierate presto anche alcune delle unità di èlite e pronto intervento delle forze armate (una task force con personale del 66° Reggimento aeromobile “Trieste”, i paracadutisti della Brigata “Folgore”, elicotteri NH-90 e AH-129D, ecc.)”. Il costo annuale dell’operazione è stimato in 30 milioni di euro circa.

La missione italiana opera in stretto collegamento operativo e strategico con le unità statunitensi dislocate in Niger e poste sotto il controllo di US Africom, il comando per le operazioni USA nel continente africano di stanza in Germania. Non è casuale che i nostri reparti siano attualmente ospitati all’interno della base militare USA realizzata alla periferia della capitale Niamey (Air Base 101). Attualmente è in atto pure il parziale trasferimento delle unità presso l’ex fortino della Legione straniera di Madama, località settentrionale del Niger aun centinaio di chilometri dalla frontiera con la Libia, avamposto della presenza francese nel Sahel nella lotta al terrorismo di stampo neo-jihadista (Operazione Barkhane, con 4.000 uomini e basi sparse dalla Mauritania al Ciad).

Sulle operazioni d’intelligence e di addestramento dei reparti nigerini nel “controllo delle frontiere esterne” il ministero della difesa italiano mantiene il massimo riserbo, mentre sono numerosi i comunicati stampa sugli ambigui e sospetti interventi di ordine medico-sanitario affidati ai militari e finanziati grazie ai fondi della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari esteri. […]

Africa Express | 14.03.2019

Niger: Italienisches Militärkontingent auf US-Basis einquartiert