Im Protest gegen die faktische Seeblockade und gegen das von der EU zu verantwortende Massensterben im Mittelmeer haben sich in einem Hotel Roms die Bürgermeister*innen von Barcelona, Madrid, Zaragoza, Valencia, Neapel, Palermo, Syrakus, Mailand, Bologna und Latina sowie Vertreter*innen von Sea Watch, Proactiva Open Arms und Mediterranea getroffen und offene Häfen sowie die grundsätzliche Aufnahme der Boat-people gefordert. Am Vorabend waren die Bürgermeisterinnen von Madrid und Barcelona, Manuela Carmena und Ada Colau, sowie der Gründer von Open Arms, Oscar Camps, mit Papst Franziskus in privatem Rahmen zusammengekommen, wie der Vatikan in einer Protestnote gegen die faktische Seeblockade bekannt machte.

Migranti, alleanza tra sindaci italiani e spagnoli a sostegno delle Ong

Il sostegno alle Ong impegnate nel soccorso dei migranti nel Mediterraneo ma soprattutto un patto per fermare «l’involuzione dei principi fondativi» dell’Europa e «riportare il progetto europeo a galla».

A tre mesi dalle elezioni europee arriva dai sindaci di alcune grandi città italiane e spagnole la sfida alla politica sovranista del blocco dei porti. A siglare in un albergo romano l’alleanza per «salvare l’Europa da se stessa» sono i primi cittadini di Barcellona, Madrid, Saragozza, Valencia, Napoli, Palermo, Siracusa, Milano, Bologna e Latina con il sindaco Damiano Coletta.

Un incontro al quale partecipano anche i rappresentanti di Sea Watch, Proactiva Open Arms e Mediterranea – le tre Ong che hanno dato vita al progetto United4Med – e che arriva a poche ore da un altro appuntamento significativo: l’incontro nella serata di ieri tra papa Francesco, le due prime cittadine di Madrid e Barcellona Manuela Carmena e Ada Colau, e il fondatore di Open Arms Oscar Camps. […]

«Non siamo soli, siamo milioni di persone e siamo pronti a fare tutto il possibile, attraverso azioni istituzionali e giudiziarie, denunciando un blocco che sta violentando i diritti umani». I discorsi basati «sulla paura e sull’odio sono quelli che creano e hanno creato i maggiori problemi, come ci insegna la storia d’Europa»: dunque chi oggi parla «di sicurezza con la paura non fa altro che creare caos».

Ecco perché, dice il sindaco di Barcellona, «è il momento di impegnarsi e difendere la vita e sono sicura che siamo la maggioranza in Europa». Un discorso che trova l’appoggio dei primi cittadini italiani, tutti concordi nel definire la legge Salvini un provvedimento che, nei fatti, «genera insicurezza». «Eversivo – sottolinea il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – è chi viola le dichiarazioni universali dei diritti umani». «Dobbiamo creare una rete parallela e integrata di solidarietà – aggiunge Virginio Merola, primo cittadino di Bologna – L’allarme sicurezza è infondato, sono loro che alimentano la paura e dunque dobbiamo fare atti di disobbedienza costituzionale verso un decreto che è incostituzionale».

Per il sindaco di Napoli Luigi De Magistris «salvare vite è un dovere, lasciare persone in mare è un crimine». «Vogliono distruggere modelli d’integrazione – dice – e noi lavoriamo per integrare, il decreto sicurezza aumenta l’insicurezza». Le somme dell’incontro le tira Luigi Manconi. L’Alleanza «è un primo passo di un percorso che non nasce dal nulla», è un patto tra «Ong e Comuni che hanno svolto un ruolo attivo nella rete d’accoglienza» e al quale, sperano i promotori, aderiscano più città possibile.

Per sfidare il vento sovranista.

Latina24Ore | 09.02.2019

Die gemeinsame Erklärung der Bürgermeister*innen:

The cities of Barcelona, Madrid, Zaragoza, Valencia, Naples, Palermo, Siracusa, Milano, Latina, Bologna, gathered in Rome on February 9, 2019.

1. The Mediterranean Sea has been the common home of millenary civilizations in which cultural exchange has meant progress and prosperity. Today it has become the mass grave of thousands of young people who die there because of the absence of legal and safe channels of entry. Cities, a place where men and women of very different origins live together and a refuge for migrants and asylum seekers, look with amazement at the shifting attitude of European states towards the rights of people who seek to cross the Mediterranean.

2. We believe that the objective of escaping from violence or lack of democratic opportunities and freedoms is legitimate, and we believe that the solution is peace and democracy, just as we believe that migration should be managed in an orderly manner under the coordination of different governmental bodies.  We also recognise that newcomers should have the same rights and duties as any other citizen.

3. The closure of Italian and Maltese ports to rescue ships and the recent bureaucratic blockade in Spanish and Italian ports of the ships Open Arms, Aita Mari, Sea-Watch 3, along with that of the French ports, are practical examples of how Europe too is sinking.

4. We believe that Europe is shipwrecked when it violates the law of the sea, when it reduces its coastguard’s resources, when it accuses those who are there to help, doing what states should be, of human trafficking, when it tries to cancel the mechanisms of solidarity in our cities. It is shipwrecked, when European governments, hidden behind their flags and presumed practical solutions, refuse to help each other in solidarity in tackling the issue of migratory flows due to regional conflicts. The European project is being wrecked; when arms are being sold and conflicts south and east of the Mediterranean are being fuelled without assuming any responsibility for it; when walls are being built to create areas of informational and humanitarian darkness; when borders are being closed by buying up third-party governments and paying foreign armies to do the dirty work. Europe is shipwrecked; when the victims of conflicts are confused with their murderers, as the extreme European right is doing.

5. We must save Europe from itself.  We refuse to believe that the European response to this horror is the denial of human rights and inertia to the right to life. Saving lives is not a negotiable act and denying ships departure or refusing them entry into port, is a crime. Forcing people, on both sides of the sea, to live in climates of growing inequality is a short-term solution. It does not guarantee any future, especially when the largest migratory flows occur along other, non-maritime, routes.

6. The cities present want to recognize the action and courage of civil society represented by the ships of Open Arms, Sea-Watch, Mediterranea, Aita Mari, SeaEye, the fishing boat of Santa Pola, the mayor of Riace, the Italian Coast Guard and the Spanish Salvamento Maritimo, as well as all humanitarian organizations operating at the borders. We demand that the Italian and Spanish governments and the European Commission abandon the strategy of blocking and criminalising them.

7. Today we met in Rome to seal an alliance between European cities supporting humanitarian organisations and European relief vessels in the Mediterranean. At the same time, European cities will continue to work together to combat the regression of the EU’s founding principles and bring the European project back to the surface. An alliance at sea, and one on land, for a Mediterranean with a future.

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Migranti: i sindaci mediterranei alleati per salvare l’Europa

La Sala Stampa Vaticana rende noto che Papa Francesco ha incontrato ieri sera, in forma privata, la sindaca di Madrid e di Barcellona, insieme con il fondatore di Open Arms. Oggi a Roma si è svolto un incontro con i sindaci di alcune città italiane e spagnole per cercare di superare la logica del blocco dei porti

Accoglienza dei migranti: è stato questo, in particolare, il tema al centro dell’incontro ieri tra Papa Francesco e la sindaca di Madrid, Manuela Carmena, la sindaca di Barcellona, Ada Colau, insieme con il fondatore di Open Arms, Óscar Camps. A riferirlo, precisando che si è trattata di una visita in forma privata, il direttore ad interim della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti. […]

VaticanNews | 09.02.2019

Papst traf Bürgermeister*innen und Seenotrettungs-NGO