Die NGO-Rettungsschiffe „Alan Kurdi“, „Sea Watch 3“ und „Mare Ionio“ kehren in das zentrale Mittelmeer zurück. Das Rettungsschiff der NGO „Sea Eye“ wurde am 11.02.2019 im Hafen von Palma de Mallorca auf den Namen „Alan Kurdi“ im Beisein von Alans Vater Abdullah Kurdi und seiner Tante Tima Kurdi umgenannt. Das kurdisch-syrische Kind Alan Kurdi war im September 2015 auf der Flucht ertrunken, sein Foto am türkischen Strand ging um die Welt. Das Schiff „Alan Kurdi“ befindet sich jetzt im zentralen Mittelmeer.

Das NGO-Schiff „Sea Watch 3“ verlässt möglicherweise heute oder morgen den Hafen von Catania und wird nach zwei Wochen technischer Wartung in Marseille wieder ins zentrale Mittelmeer zurückkehren. Nach bürokratischen, durchaus widersprüchlichen Stop’s and Go’s aus den Niederlanden – die Sea Watch 3 fährt unter niederländischer Flagge – und aus Italien zeichnet sich die baldige Abfahrtmöglichkeit für das NGO-Schiff ab.

Das NGO-Rettungsschiff „Mare Ionio“ wird Ende Februar wieder in das zentrale Mittelmeer auslaufen.

Sea-Eye. Torna in mare per soccorrere i migranti la nave dell’ong dedicata a Alan

[…] La nave è stata ribattezzata lo scorso 11 febbraio a Palma di Maiorca, in Spagna, alla presenza del padre di Alan, Abdullah Kurdi, e di sua zia, Tima Kurdi, che ha raccontato la sua storia e quella della sua famiglia in un libro intitolato: “Il bambino sulla spiaggia”.

«Questo giorno è molto difficile per me perché ho ancora molti ricordi, ma siamo felici che una nave da soccorso di Sea-Eye porterà il nome del nostro bambino. Alan non deve mai essere dimenticato», ha detto Abdullah Kurdi prima della cerimonia di ridenominazione della barca. «Il nostro dolore per la perdita di mia moglie e dei miei figli è stato condiviso da molte persone, da migliaia di famiglie che hanno perso figli e figlie così tragicamente».

«Il nome “Alan Kurdi” sarà un promemoria di ciò che è veramente il nostro lavoro. Non si tratta di navi, capitani, ONG e scontri con politici. Si tratta di persone reali, come Alan, Ghalib e Rehanna, che annegano quotidianamente nel Mediterraneo. E si tratta del dolore infinito che i loro cari devono provare», ha dichiarato Carlotta Weibl, portavoce di Sea-Eye.

Alcuni giorni dopo la cerimonia, lo scorso fine settimana, la nave “Alan Kurdi” ha lasciato il porto di Palma de Maiorca in Spagna alla volta del Mediterraneo. Si tratta dell’unica nave umanitaria presente ora nelle acque della zona Sar (Search & Rescue) libica.

Avvenire | 21.02.2019

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Migranti, la Sea Watch 3 ferma al porto di Catania

«Cambio del molo». Ancora in attesa di permessi

L’imbarcazione era rimasta nell’infrastruttura etnea dal giorno dello sbarco dei 47 migranti che aveva salvato nel mar Mediterraneo. Dopo il via libera degli ispettori dello Stato di bandiera, intorno alle 14.30 di oggi è arrivato anche quello dell’Italia

[…]Nel pomeriggio di oggi la nave Sea Watch 3, battente bandiera olandese, avrebbe dovuto lasciare il porto di Catania per riprendere il suo viaggio in mare. Le cose, però, sono andate diversamente da come era emerso nel primo pomeriggio. In base a quanto appreso da questa testata, già ieri sarebbe arrivato il via libera alla partenza da parte degli ispettori giunti direttamente dai Paesi Bassi per verificare che l’imbarcazione fosse in grado di ricominciare la navigazione. 

[…] Nessuna nuova inchiesta: era stato lo stesso procuratore capo Carmelo Zuccaro a escludere eventuali reati in capo al capitano e alla squadra.

Secondo quanto comunicato dagli stessi componenti dell’equipaggio, le autorità italiane avevano richiesto una serie di adempimenti ai fini di garantire le condizioni di sicurezza all’interno del vascello. «Per esempio? – dice uno dei meccanici a bordo della nave – Ci hanno chiesto di cambiare gli adesivi dell’antincendio. Cosa ha a che vedere questo con la sicurezza?». Le modifiche però sono state effettuate e, dopo lo sta bene alla partenza da parte della nazione di bandiera. In ogni caso, dopo avere lasciato Catania ma non ricomincerà subito le attività di soccorso in mare: sono necessarie due settimane, programmate da mesi, per la manutenzione ordinaria dell’imbarcazione. Dopodiché un nuovo equipaggio si imbarcherà per iniziare un’altra missione.

MeridioNews | 21.02.2019

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Migranti, la Sea Watch 3 va a Marsiglia: necessari ulteriori lavori

La Sea Watch 3 può lasciare il porto di Catania ma non per tornare nel Mediterraneo centrale a soccorrere i migranti: la nave della Ong tedesca è stata infatti autorizzata dalla Guardia costiera italiana a salpare per raggiungere il porto di Marsiglia dove «a seguito di un provvedimento rilasciato dall’amministrazione di bandiera, sarà sottoposta a ulteriori lavori per il completamento del processo di adeguamento alla normativa applicabile». […]

Corriere della Sera | 22.02.2019

NGO-Rettungsschiffe: „Sea Eye“ im zentralen Mittelmeer, „Sea Watch 3“ und „Mare Ionio“ folgen